Osservazioni al Piano Urbanistico Esecutivo per Bagnoli -Napoli-

 

 

4) incomprensibile scelta di destinare una quota di volumetria di nuova edificazione a nuovi insediamenti residenziali in un area ad altissimo rischio vulcanico.

Premesso che:

ü     l’area oggetto del Piano Esecutivo fa parte di una più ampia struttura vulcanica ancora attiva;

ü     alcuni studi definiscono tale area ad altissimo rischio vulcanico, maggiore di molti comuni vesuviani rientranti nella zona rossa (fig.4);

ü     per i citati comuni vesuviani è oggi in atto un intenso impegno, da parte di tutte le istituzioni, volto a decongestionare l’area vesuviana incentivando l’abbandono volontario della popolazione residente nella zona rossa;

ü     il rischio, in questo caso vulcanico, è direttamente proporzionale al valore esposto del quale, ovviamente, la popolazione, e quindi la vita, ne è la rappresentazione più grande (meglio, incommensurabile);

ü     nell’area oggetto del Piano Esecutivo sono stati destinati una quota pari a 300.000 mc corrispondente al 27,28% del totale dei volumi di nuova edificazione (sono esclusi da questo conteggio i volumi per il reinsediamento e quelli di archeologia industriale);

Si osserva che appare del tutto ingiustificato e improponibile la scelta di destinare una quota di volumetria, tra l’altro anche così elevata, di nuova edificazione a nuovi insediamenti residenziali in un area ad altissimo rischio vulcanico. Ipotizzando che ogni nuovo appartamento abbia, mediamente, una superficie di 100 mq ed una altezza di 3m e che sia abitato da 3 persone, avremo che, con detta volumetria, potranno realizzarsi circa 1.000 appartamenti per un incremento della popolazione pari a 3.000 unità. Tale scelta, quindi, di fatto incrementa il rischio vulcanico in un’area in cui esso è già altissimo.

Proposta

Ridurre di almeno 2/3 la volumetria destinata a nuovi insediamenti residenziali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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