ultima modifica:        domenica 07 dicembre 2008

 

Brochure (invito) dell'incontro

 

Come "padrone di casa" dà il benvenuto. Ricorda l'impegno dell'Esercito Italiano, sia a sostegno della vita civile nazionale sia nelle tante missioni all'estero.

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Presenta le finalità del Comitato e dei primi tre progetti che esso si è proposto: per Napoli anticipa il suo lavoro sull'ambiente e in particolare sulle polveri sottili PM10, per l'Energia accenna allo stato attuale ed alle possibili prospettive e, infine, per le acqua evidenzia l'importanza della risorsa ed accenna ad alcuni lavori scientifici.

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Parla del Manifesto di Torino e della necessità di passare da una economia dei consumi ad una economia della sobrietà. Ricorda la finitezza del mondo come limite invalicabile dello sviluppo. Evidenzia, anche attraverso una significativa escursione storica, la drammatica realtà di Napoli.

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Parte dal piano energetico della Regione Campania fino a tracciare un bilancio nazionale della produzione e del consumo dell'energia. Evidenzia il deficit tra domanda ed offerta che ci obbliga ad acquistare energia  da altri paesi. Tale dipendenza può essere rimossa ricorrendo al considerevole potenziale delle fonti rinnovabili ancora inutilizzato nel paese.

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Introduce spiegando il senso del Comitato nel contesto di oggi. Parla di un modello che non funziona più. Rifacendosi all'idea di Protezione Civile cerca di spiegarne il perchè. Parla del rischio e conclude ricordando che il rischio non è altro che una gestione cattiva di una risorsa.

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Sorpreso per i dati inquinanti sul Porto ne esalta, però, la grande importanza economica, unica realtà positiva di Napoli. Suggerisce che un valido modello economico per rilanciare Napoli è, sicuramente, quello della Logistica: Napoli la città della Logistica.

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Vicario Episcopale per la Cultura,  evidenzia l'importanza della Cultura nelle molteplici realtà. Racconta di Napoli come città che brucia, certamente per il degrado ma anche per la voglia di riscatto. Infine dà lettura della lettera inviata dal Rev.mo Cardinale Crescenzio Sepe, Vescovo di Napoli.

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